Per difficoltà relazionale s’intende l’incapacità di instaurare e/o mantenere relazioni sociali. Le difficoltà relazionali possono dipendere da tanti fattori come ad esempio problematiche psicologiche o abilità deficitarie riguardanti la comunicazione e l’espressione emotiva.
Le difficoltà relazionali possono riguardare una molteplicità di rapporti: rapporti di coppia, rapporti amicali, rapporti genitore-figlio o rapporti con conoscenti in quanto l’uomo è in continua interazione e comunicazione con gli altri. Le persone comunicano anche non volendo solo attraverso il loro comportamento non verbale e pertanto sul piano relazionale comunicativo sorgono continuamente fraintendimenti e incomprensioni.
Un percorso psicologico finalizzato a ridurre le difficoltà relazionali mira ad aiutare la persona a diventare consapevole delle proprie modalità relazionali, indagando i processi cognitivi, emotivi e comunicazionali che possono interferire con un “sano relazionarsi” al fine di apportare un cambiamento positivo. In particolare, la capacità di riconoscere i propri bisogni e stati emotivi e di saperli esprimere consente di instaurare e sviluppare relazioni adattive e funzionali al proprio benessere e a quello degli altri.
Su un livello più profondo la comprensione dei bisogni emotivi che sottendono ai comportamenti e alle dinamiche relazionali consente di migliorare i propri rapporti rendendoli meno conflittuali, ambigui e nocivi per la propria salute psicologica.
“L’uomo non è e non sarà mai una monade, un pianeta isolato dagli altri, anche quando è solo e silenzioso in mezzo al nulla. È impossibile non comunicare, perché ogni comportamento è comunicazione, invia un messaggio agli altri, che lo si voglia oppure no” Watzlawick.
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